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LETERSISHQIP
Ivan Pozzoni

La Mai Cattiva Strada

Non so se so ancora battere sui tasti,
oramai è tre giorni che sono astemio,
forse è arrivato il momento dei rimpasti
con uno scrittore più giovane e più degno.

I telegiornali continuano a sproloquiare sul Donbass,
su tutti i canali fanno lo stesso solfeggio,
a me esce spontaneo un ta me rutt el cass,
coi sovietici alle porte non si stava peggio.

La nostra cattiva strada è lastricata di edicole madonnarie,
dove ci fermiamo a versare ogni lacrima necessaria
una lacrima una tessera, due lacrime due tessere annonarie,
in modo che ognuno finisca di piangere la sua Catilinaria.

Chi ha seguito la mia cattiva strada otto anni,
se è stata davvero una prigione
non mi faccia l’ipotesi di chiedermi i danni,
o di condurmi per mano in Cassazione.