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LETERSISHQIP
Ivan Pozzoni

Avvelenata

Quando mi metteranno nella terra scura,
non infilatemi in un classico completo nero,
basta una tuta, e senza truccatura
in modo da spaventare i morti al cimitero.

Tu, che mi hai dato una stilettata al cuore,
capricciosa tanto da non far rumore,
per intraprendere una vita più eccitante
dimmi se adesso il presente ti è inebriante,
dimmi se ne è valsa la pena
condannarmi ad anni di cancrena,
per fuggire te stessa e i campi della Brianza,
che sembran freddi ma sprigionano amore in ogni circostanza.

Quando mi metteranno nella terra buia
non vestitemi da agente delle assicurazioni,
bruciate il mio corpo e sabbia torni sabbia,
da costruirci castelli ed ombrelloni.

Tu, che non rispondi più ai miei battiti vitali,
smorfeggiando come davanti a un film di Alvaro Vitali,
per percorrere nuove strade, di periferia,
sconoscendo i tuoi tratti di albagìa,
non ti accorgi di aver perso il mio amore eccezzziunale
impersonando la Sig. Bianca Scheda alle elezioni al Quirinale,
tu adesso vivi una vitaccia da borghese
tirando avanti con cinquecento euro al mese.

Quando mi chiuderanno nell’urna,
lasciatemi almeno una bottiglia di Grand Marnier,
almeno non sono finito in una marna,
fortunato di non essere mai uscito su Atelier.